Le bellissime aurore polari possono essere osservate al di sopra del 60° parallelo nord o al di sotto del 60° parallelo sud, ma in condizioni particolari si spingono decisamente più a sud (o più a nord, nell’emisfero australe).
Si verificano per l’interazione del vento solare (costituito da elettroni, carichi negativamente e protoni, carichi positivamente) espulsi ad alta velocità dal Sole con la ionosfera, che è quella porzione della nostra atmosfera compresa tra i 100 e i 500 km di altezza.
Le particelle del vento solare provocano una eccitazione elettrica della materia della ionosfera e questa eccitazione si traduce nella emissione di radiazioni in forma di colore. È possibile osservarle solo in prossimità dei poli perché è qui che il campo magnetico terrestre sembra penetrare all’interno del nostro pianeta direzionando così i fasci di particelle eccitate verso il basso.
Come detto, in alcune condizioni le aurore possono essere viste anche a latitudini diverse (come successo nel 2023 con spettacolari manifestazioni su Stonhenge e nel 2024 con affascinanti aurore visibili fino in Sicilia) in concomitanza di grandi emissioni di massa dalla Corona del Sole (la sua atmosfera). Questa esplosione ha aumentato la velocità del vento solare, e quindi la sua energia, consentendo la propagazione del fenomeno delle aurore molto più a sud.
