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L’attività sismica nel settore compreso tra Trasacco (AQ) e Sora (FR) da gennaio 2006 a ottobre 2024

2024-11-06 16:22

Riccardo Viselli

GEOLOGIA, MONITORAGGIO TERREMOTI, monitoraggio-terremoti, lacuna-trasacco-sora,

L’attività sismica nel settore compreso tra Trasacco (AQ) e Sora (FR) da gennaio 2006 a ottobre 2024

Nel mese di ottobre sono stati registrati solo 13 terremoti (0,4 terremoti/giorno), valoresensibilmente inferiore alla media generale, ma superiore al valore


Introduzione


Questa area dell’Appennino centrale è interessata da una “lacuna sismica” ovvero dall’assenza di terremoti significativi (M>5,5) dall’anno 1.000 pur in presenza di 3 sorgenti sismogenetiche certe e 3 sorgenti sismogenetiche presunte.


In questo articolo viene analizzata l’attività sismica complessiva di questo territorio, verosimilmente generata dalle sei strutture sismogenetiche nel seguito elencate e registrata dalle strumentazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dal 1° gennaio 2006 al 31 ottobre 2024.


Strutture sismogenetiche accertate:


  • Bacino del Fucino;
  • Aremogna/Cinque Miglia;
  • Barrea

Strutture sismogenetiche presunte dallo scrivente sulla base di terremoti di una certa entità verificatisi nell’area:


  • Sora;
  • Morino/San Vincenzo Valle Roveto;
  • Isola del Liri/Veroli.

 Le caratteristiche delle strutture sismogenetiche sono riportate nella tabella 1.


Tabella 1 – Parametri delle strutture sismogenetiche certe e presunte presenti nell’area


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Numero di terremoti mensili


Dal 2006 finora sono stati registrati 6.273 terremoti, pertanto, mediamente si registrano 28 terremoti al mese e quindi poco meno di un terremoto al giorno.


Nel mese di ottobre sono stati registrati solo 13 terremoti (0,4 terremoti/giorno), valore sensibilmente inferiore alla media generale, ma superiore al valore di settembre. Anche ottobre, comunque, si caratterizza come un mese da attività sismica bassa, come i precedenti mesi di settembre (5 terremoti), agosto (con soli 3 terremoti) e di luglio. In linea generale, l’ultimo anno, tranne i mesi di novembre 2023 e giugno 2024, ha mostrato bassa attività sismica.


Il numero massimo di terremoti mensili è stato pari a 373 nel mese di ottobre del 2009. La media cumulata mostra una chiara tendenza alla diminuzione dell’attività sismica nel corso di questi ultimi 18 anni.


Il dettaglio dell’attività dell’ultimo anno conferma la tendenza alla diminuzione del numero dei terremoti mensili.


Figura 1 – Epicentri terremoti minori (in blu) registrati nel periodo novembre 2023/ottobre 2024 e dei terremoti master totali (in rosso) nell’area di lacuna sismica


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Figura 2 – Numero terremoti mensili gennaio 2006/ottobre 2024


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Figura 3 – Numero terremoti mensili novembre 2023/ottobre 2024


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Figura 4 – Media cumulata terremoti mensili gennaio 2006/ottobre 2024


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Figura 5 – Media cumulata terremoti mensili novembre 2023/ottobre 2024


 

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Evoluzione magnitudo dei singoli eventi


La magnitudo media degli eventi finora registrati è pari a 1,307 ed il valore massimo è stato pari a 4,8 (16 febbraio 2013) nel comune di Sora (FR, Lazio).


La maggior parte dei terremoti (62,5%) ha fatto registrare magnitudo comprese tra 1 e 2; non trascurabile la presenza di eventi con magnitudo molto bassa (30,7%). Il valore minimo registrato è stato pari a 0,1 relativo a 4 terremoti.


Figura 6 – Distribuzione magnitudo terremoti gennaio 2006/ottobre 2024


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L’andamento della magnitudo nel tempo mostra un tipico andamento sinusoidale, con 2 culmini (febbraio 2014 e giugno 2023) e due minimi (giugno 2009 e dicembre 2018). Emerge pertanto una “lunghezza d’onda” pari a circa 113 mesi. La curva, in fase discendente, dovrebbe raggiungere il nuovo minimo indicativamente nel maggio del 2027.


Figura 7 – Andamento magnitudo dei singoli eventi


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Magnitudo media mensile


La magnitudo mensile media è pari a 1,335; la magnitudo media di ottobre (1,115), pertanto, è risultata inferiore al valore medio. Il valore medio massimo è stato registrato nel mese di gennaio del 2006 con una media di 1,860. La media cumulata mostra una tendenza alla diminuzione del valore della magnitudo media mensile.


Figura 7 – Magnitudo media mensile gennaio 2006/ottobre 2024


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Figura 8 – Media cumulata magnitudo media mensile gennaio 2009/ottobre 2024


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Il dettaglio della magnitudo media mensile dell’ultimo anno mostra una tendenza opposta a quella registrata per l’intero periodo con un trend all’aumento.


Figura 9 – Magnitudo media mensile novembre 2023/ottobre 2024


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Figura 10 – Media cumulata magnitudo media mensile novembre 2023/ottobre 2024


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Magnitudo massima mensile


Mediamente, la magnitudo massima mensile mostra un valore pari a 2,385; il mese di ottobre (1,8), pertanto, ha fatto registrare un valore sensibilmente inferiore alla media alla media. Come detto, il valore massimo, pari a 4,8, è stato registrato nel mese di febbraio del 2013 a Sora (FR, Lazio).


I due terremoti con magnitudo massima di ottobre (1,8) si sono verificati i giorni 4 e 26 e sono stati localizzati a 7 km a Nord-Est di Fiuggi (FR) e a 8 km a Nord-Est di Sora (FR).


Il grafico delle medie cumulate mostra una tendenza alla diminuzione del valore della magnitudo massima mensile.


Figura 11 – Magnitudo massima mensile gennaio 2006/ottobre 2024


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Figura 12 – Media cumulata magnitudo massima mensile gennaio 2010/ottobre 2024


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Il dettaglio della magnitudo massima mensile dell’ultimo anno conferma la tendenza alla diminuzione della magnitudo massima mensile.


Figura 13 – Magnitudo massima mensile novembre 2023/ottobre 2024


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Figura 14 – Media cumulata magnitudo massima mensile novembre 2023/ottobre 2024


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Terremoti con magnitudo superiore a 4


Dal 1° gennaio 1985, i terremoti con magnitudo superiore a 4,0 sono stati 7: emerge pertanto una frequenza media di circa un terremoto con questa magnitudo ogni 2.000 giorni (circa 5,5 anni). L’ultimo è stato registrato il 7 novembre 2019 (un intervallo di tempo confrontabile alla frequenza statistica media).


Terremoti con magnitudo superiore a 5


Dal 1° gennaio 1985, non sono stati registrati terremoti con magnitudo superiore a 5,0.


Figura 15 – Epicentri dei terremoti con magnitudo >4 dal 1° gennaio 1985


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Profondità ipocentri


La maggior parte degli ipocentri (55,6%) è localizzata ad una profondità tipicamente appenninica (tra 8 e 12 km). La profondità media è pari a 11,3 con il valore minimo di 0,2 km e massimo di 28,8 km.


Figura 16 – Distribuzione profondità ipocentri


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