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L’attività sismica nell’Appennino centrale da gennaio a ottobre 2024

2024-11-03 14:11

Riccardo Viselli

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L’attività sismica nell’Appennino centrale da gennaio a ottobre 2024

Dal 1° gennaio 2024 sono stati registrati 852 terremoti (con una media di 2,8 terremoti/giorno). In ottobre sono stati registrati 73 terremoti (2,4 terremoti/g


Introduzione


Per “Appennino centrale” si intende una vasta area compresa tra le regioni Abruzzo, Lazio, Molise e Campania in cui sono presenti 19 strutture sismogenetiche (di cui 16 individuate e catalogate dall’IJNGV e 3 presunte dallo scrivente sulla base di terremoti registrati in passato).


Le caratteristiche delle faglie sono consultabili a questo link: 



https://www.riccardoviselli.it/geologia/faglie-sismogenetiche



Dal 1° gennaio 2024 la rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato in questa area 852 terremoti (con una media di 2,8 terremoti/giorno). Nel mese di ottobre sono stati registrati 73 terremoti (2,4 terremoti/giorno), valore leggermente inferiore alla media, ma sensibilmente superiore al valore del precedente mese di settembre.


Figura 1 – Epicentri terremoti registrati nel periodo gennaio/ottobre 2024 nell’Appennino centrale


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Numero di terremoti mensili


Nel 2024 finora sono stati registrati 852 terremoti, pertanto, mediamente si registrano 86 terremoti al mese.


Nel mese di ottobre sono stati registrati 73 terremoti (2,8 terremoti/giorno), valore leggermente inferiore alla media generale.


Il numero massimo di terremoti mensili è stato pari a 132 nel mese di marzo (figura 2). Il dettaglio dell’attività dell’ultimo anno mostra una tendenza alla diminuzione del numero dei terremoti mensili (figura 4).


Figura 2 – Numero terremoti mensili gennaio/ottobre 2024


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Figura 3 – Media giornaliera terremoti gennaio/ ottobre 2024


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Figura 4 – Media cumulata terremoti mensili gennaio/ ottobre 2024


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Evoluzione magnitudo dei singoli eventi


La magnitudo media degli eventi finora registrati è pari a 1,258 ed il valore massimo è stato pari a 3,2 (25 marzo 2024) nell’Appennino abruzzese a nord de L’Aquila.


La maggior parte dei terremoti (63,0%) ha fatto registrare magnitudo comprese tra 1 e 2; non trascurabile la presenza di eventi con magnitudo molto bassa (33,2%). Il valore minimo registrato è stato pari a 0,2 relativo a 4 terremoti (figura 5).


Figura 5 – Distribuzione magnitudo terremoti gennaio/ottobre 2024


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L’andamento della magnitudo nel tempo non mostra un tipico andamento sinusoidale, anche se sono individuabile un culmine (1° maggio) e due minimi (20 febbraio e 10 agosto). Emerge pertanto una “lunghezza d’onda” pari a circa 170 giorni. La curva, in fase ascendente, dovrebbe raggiungere il nuovo massimo indicativamente nel corso del mese di novembre (figura 6).


Figura 6 – Andamento magnitudo dei singoli eventi


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Magnitudo media mensile


La magnitudo mensile media è pari a 1,261; la magnitudo media di ottobre, pertanto, è risultata leggermente superiore al valore medio. Il valore medio massimo è stato registrato nel mese di settembre con una media di 1,420 (figura 7). La media cumulata (figura 8) mostra una tendenza alla diminuzione del valore della magnitudo media mensile.


Figura 7 – Magnitudo media mensile gennaio/ottobre 2024


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Figura 8 – Media cumulata magnitudo media mensile gennaio/ ottobre 2024


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Magnitudo massima mensile


Mediamente, la magnitudo massima mensile mostra un valore pari a 2,700; il mese di ottobre, pertanto, ha fatto registrare un valore superiore alla media. Come detto, il valore massimo, pari a 3,2, è stato registrato nel mese di marzo (figura 9).


Il terremoto con magnitudo massima (3,1) di ottobre è stato localizzato l’11 ottobre 6 km a ovest di Campobasso.


Il grafico delle medie cumulate (figura 10) mostra una tendenza all’aumento del valore della magnitudo massima mensile.


Figura 9 – Magnitudo massima mensile gennaio/ottobre 2024


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Figura 10 – Media cumulata magnitudo massima mensile gennaio/ottobre 2024


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Terremoti con magnitudo superiore a 4


Dal 1° gennaio 1985, i terremoti con magnitudo superiore a 4,0 sono stati 68: emerge pertanto una frequenza media di circa un terremoto con questa magnitudo ogni 208 giorni. L’ultimo è stato registrato il 28 marzo 2023 (375 giorni oltre la frequenza statistica media).


Terremoti con magnitudo superiore a 5


Dal 1° gennaio 1985, i terremoti con magnitudo superiore a 5,0 sono stati 13: emerge pertanto una frequenza media di circa un terremoto con questa magnitudo ogni 1.090 giorni. L’ultimo è stato registrato il 16 agosto 2018 (1.178 giorni oltre la frequenza statistica media).


In figura 11 sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo superiore a 4 e a 5 dal 1° gennaio 1985.


Figura 11 – Epicentri dei terremoti con magnitudo >4 (blu) e > 5 (rosso) dal 1° gennaio 1985


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Profondità ipocentri


La maggior parte degli ipocentri (48,2%) è localizzata ad una profondità tipicamente appenninica (tra 8 e 12 km). La profondità media è pari a 12,4 con il valore minimo di 0,1 km e massimo di 25,4 km.


Figura 12 – Distribuzione profondità ipocentri


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