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Terremoti in Italia – Agosto 2024

2024-09-09 13:22

Riccardo Viselli

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Terremoti in Italia – Agosto 2024

Nel mese di agosto del 2024 la rete sismica dell’INGV ha registrato 1.735 terremoti, massimo valore annuale. Dall’inizio dell’anno, l’attività infatti

Nel mese di agosto del 2024 la rete sismica dell’INGV ha registrato 1.735 terremoti, massimo valore annuale. Dall’inizio dell’anno, l’attività infatti sembra è in aumento: nel gennaio 2024 erano stati registrati 1.210 terremoti. Complessivamente (figura 1), nel 2024 la rete sismica nazionale ha finora registrato 12.202 terremoti (circa 50 al giorno).


Figura 1 – Numero terremoti mensili


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La magnitudo media si mantiene costantemente intorno al valore di 1,3 (con la sola eccezione del picco di febbraio, pari a 1,5). In particolare, nel mese di agosto è risultata pari a 1,335, in aumento rispetto ai valori registrati in giugno ed in luglio (figura 2).


Figura 2 – Magnitudo media mensile


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La magnitudo massima di agosto è risultata pari a 5,0 per un evento del 1° agosto e con epicentro sull’Appennino calabro orientale (in località Ortiano, comune di Longobucco in provincia di Cosenza). La magnitudo massima di agosto è la seconda a livello annuale dopo quella registrata in marzo (figura 3).


Figura 3 – Magnitudo massima mensile


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Il numero di terremoti con magnitudo superiore a 2 è finora pari a 1.602 (13% del totale), il numero di quelli con magnitudo superiore a 3 è pari a 202 (2% del totale) e di quelli con magnitudo superiore a 4 è pari a 21 (0,2% del totale).


Questi dati sono un’ottima occasione per richiamare la relazione empirica frequenza-magnitudo, meglio conosciuta con il nome Gutenberg-Richter (Gutenberg e Richter 1944) riportata in figura 4.


Figura 4 - Relazione frequenza-magnitudo terremoti italiani gennaio/maggio 2024 

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Questa stabilisce che al diminuire di una unità di magnitudo, il numero di terremoti aumenta di circa dieci volte secondo la seguente relazione:


log₁₀N=a-bM


N=10a-b*M (12)


dove N è il numero di terremoti con magnitudo maggiore di M, a è una costante, e corrisponde al numero di terremoti che avvengono in una data regione, per un certo intervallo di tempo (usualmente normalizzati ad un anno) per M=0 e b è la misura della relativa abbondanza di grandi e piccoli terremoti, che nelle aree sismiche come l’Italia assume usualmente il valore di 1.


In sintesi, all’aumentare della magnitudo diminuisce il numero dei terremoti.


I dati sperimentali mostrano la seguente variabilità del parametro “b”:


-         un elevato valore di “b” indica che in un’area piccoli terremoti accadono più frequentemente rispetto ai grandi;


-         piccoli di b suggeriscono una maggior frequenza di grandi eventi.


Esperimenti effettuati in laboratorio hanno prospettato una possibile correlazione fra lo stato di sforzo (stress) di una regione (che è un indicatore di accumulo di energia) e il valore di “b” (D. Schorlemmer, S. Wiemer, M.Wyss, 2005).


In altri termini:


-         ad elevati stress corrispondono bassi valori di b;


-         a bassi stress corrispondono elevati valori di b.


 


Nella figura 5, infine, sono riportati gli epicentri di tutti i terremoti registrati in agosto: si evidenzia l’elevata concentrazione di eventi lungo l’Appennino umbro – marchigiano e lungo l’Arco calabro e la Sicilia orientale.


Figura 5 - Epicentri terremoti italiani agosto 2024


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