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Lo sciame sismico di Campoli Appennino (FR, Lazio) del settembre/dicembre 2009

2024-10-15 14:48

Riccardo Viselli

GEOLOGIA, SCIAMI SISMICI, monitoraggio-terremoti, sciami-sismici, campoli-appennino,

Lo sciame sismico di Campoli Appennino (FR, Lazio) del settembre/dicembre 2009

Analisi dello sciame sismico che ha interessato il territorio di Campoli Appennino in provincia di Frosinone nel Lazio dal settembre al dicembre del 2009

Introduzione


Dalla fine del mese di settembre del 2009 all’inizio del mese di dicembre del 2009 il territorio di Campoli Appennino in provincia di Frosinone (Lazio, Italia centrale) è stato interessato da uno sciame sismico costituito da 382 terremoti con magnitudo massima di 3,6 e minima di 0,2. La successione di terremoti è stata ascritta alla categoria degli sciami in virtù della definizione data da Mogi nel 1963 e Utsu nel 2002: “si definisce sciame la concentrazione di terremoti in cui non c’è un singolo terremoto di magnitudo predominante”. Differisce pertanto dalla sequenza sismica caratterizzata da un “main shock” e da “aftershocks” per la presenza di molti terremoti di magnitudo diverse distribuiti irregolarmente nel tempo.


Durata sciame e numero di terremoti


Per definire l’inizio, la fine ed il numero di terremoti dello sciame è stato utilizzato l’algoritmo ideato da Paul Reasenberg (1985) denominato CLUSTER2000 e distribuito gratuitamente dal Servizio geologico degli U.S.A. Con questo strumento è possibile definire quali terremoti di una determinata area sono interconnessi: si è così potuto verosimilmente stabilire che lo sciame ha avuto inizio il 29 settembre del 2009, è terminato l’8 dicembre del 2009 ed è stato costituito da 382 terremoti.


Numero di terremoti


I terremoti totali dello sciame sono stati 382 con valore massimo giornaliero di 108 terremoti registrato l’8 ottobre. Nel grafico 1 è riportato il numero di terremoti giornalieri dall’inizio alla fine dello sciame mentre nel grafico 2 la linea blu indica il numero di terremoti cumulato in quel giorno dall’inizio dello sciame e le frecce rosse gli aumenti della pendenza della curva in corrispondenza dei giorni di maggiore attività (30 settembre e 6 ottobre); dal 22 ottobre, poi, l’attività ha avuto un andamento costante nel tempo fino all’esaurimento dello sciame. La durata dello sciame è stata di 71 giorni durante i quali sono stati registrati terremoti in 32 giorni (45%) e conseguentemente sono stati rilevati 39 giorni di assenza di scosse con periodo più lungo di calma sismica pari a 9 giorni dal 13 al 21 novembre, sul finire dell’attività. La media giornaliera è stata pari a 5,4 terremoti/giorni totali e 11,9 terremoti/giorni attivi.


Figura 1 – Numero di terremoti giornalieri


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Figura 2 – Numero cumulato di terremoti giornalieri


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Magnitudo ed epicentri


La magnitudo massima è stata pari a 3,6 ed è stata registrata l’8 ottobre al 197° (52%) terremoto dall’inizio dello sciame; quella minima è stata pari a 0,2 ed è stata registrata in 5 occasioni (7 e 8 ottobre 2 volte per ciascun giorno ed il 9 ottobre, 39%, 47%, 56%, 62%, 70%). La maggior parte dei terremoti ha avuto magnitudo compresa tra 1,1 e 1,5 (34%) e tra 0,6 e 1,0 (33%). Discreta presenza di terremoti con magnitudo inferiore a 0,5 (13%). Solo il 2% ha avuto una magnitudo maggiore o uguale a 2,6 (9 terremoti). La magnitudo media dello sciame è stata pari a 1,2.


L’andamento giornaliero della magnitudo segue l’andamento tipico degli sciami con individuazione di una correlazione di tipo polinomiale di sesto grado mostrante due picchi di massimo (nella prima metà dello sciame e sul finire) e due picchi negativi (il primo all’inizio dello sciame ed il secondo intervallato tra i due picchi positivi).


Gli epicentri hanno mostrato un buon allineamento in direzione antiappenninica (NE – SW).


Figura 3 – Distribuzione dei terremoti per classi di magnitudo


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Figura 4 – Andamento giornaliero della magnitudo


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Figura 5 – Localizzazione epicentri dello sciame


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Maggiori terremoti che hanno interessato questa area


In passato questa zona è stata interessata da diversi terremoti con magnitudo superiore a 4, da 3 con magnitudo superiore a 5 e da uno con magnitudo superiore a 6. Questi terremoti sono elencati nel seguito in ordine decrescente di magnitudo:



  • 23 luglio 1654 con magnitudo 6,17
  • 29 dicembre 1922 con magnitudo 5,60
  • 31 luglio 1901 con magnitudo 5,29
  • 8 ottobre 1876 con magnitudo 5,17
  • 14 giugno 1980 con magnitudo 4,97
  • 21 giugno 1920 con magnitudo 4,89
  • 7 ottobre 1907, 7 luglio 1912, 3 gennaio 1913, 2 dicembre 1917, 12 settembre 1962, con magnitudo 4,83
  • 14 dicembre 1962 con magnitudo 4,63
  • 6 agosto 2009 con magnitudo 4,20


Figura 6 – Epicentri dei 4 terremoti con M > 5,0 che hanno interessato la zona sede dello sciame sismico


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