Vega, Altair, Deneb: la leggenda del Triangolo estivo

Il Triangolo estivo

Un asterismo (gruppo di stelle non costituenti una costellazione, ma dalla forma particolare)  della bella stagione è il Triangolo estivo: guardando in alto, sarà possibile individuare tre stelle molto brillanti disposte proprio ai vertici di questa figura geometrica. Verso sud abbiamo Altair, dal colore blu, la più luminosa della costellazione dell’Aquila; verso ovest c’è Vega, dal colore tra il blu ed il bianco, la più luminosa della costellazione della Lira e la terza è Deneb, dal colore bianco, la più luminosa della costellazione del Cigno. Individuare queste tre stelle sarà piuttosto facile, anche in condizioni di visibilità non ottimali, e questo consentirà di posizionare anche le costellazioni di cui fanno parte.

Altair ha questo nome in quanto in arabo vuol dire “aquila che vola” (è infatti la stella più luminosa della costellazione dell’Aquila). Al contrario, Vega ha questo nome in quanto deriva dalla seconda parte del suo nome in arabo “aquila che plana”: circa 12.000 anni fa si trovava in corrispondenza della proiezione dell’asse terrestre sulla volta celeste (che per il moto della precessione degli equinozi compie un moto doppio conico) e svolgeva pertanto il ruolo di “stella polare”, che tornerà a ricoprire tra circa 14.000 anni. Anche il nome di Deneb, infine, deriva dall’arabo “la coda” vista la sua posizione nella costellazione del Cigno.

La leggenda Tanabata Matsuri

In Giappone, nel settimo giorno del settimo mese del calendario luni-solare cade una festa molto particolare, chiamata Tanabata Matsuri. È un trionfo di colori, profumi, giochi, danze, musica che riempiono le strade e le piazze. Tentei, il re del cielo, aveva una figlia chiamata Vega che era un'abile tessitrice e passava tutto il giorno lungo le rive del grande fiume bianco (la Via Lattea). Era infelice, perché per soddisfare il piacere del padre per i tessuti non riusciva a trovare l'amore. Tentei, preoccupato, fece in modo che incontrasse il mandriano Altair, che conduceva i propri buoi al pascolo lungo i prati che costeggiavano il fiume. I due si innamorarono immediatamente e smisero di pensare ai compiti loro assegnati. La rabbia di Tentei non si fece attendere e decise di separare i due amati, ponendoli sui due lati opposti della Via Lattea. Vega, disperata, iniziò a piangere ed il padre, commosso, le concesse di incontrare l'amato Altair una sola volta l'anno, nel settimo giorno del settimo mese. Vega però si rese conto che il grande fiume non era attraversabile e si abbandonò ad un nuovo pianto disperato fino all'arrivo di uno stormo di gazze che, realizzato un ponte effimero della durata di un solo giorno, permisero ai due giovani di incontrarsi.

Se nel giorno della festa dovesse piovere i due amanti non potranno abbracciarsi e dovranno attendere l'anno successivo: in questi casi, la pioggia viene chiamata dai giapponesi "le lacrime di Vega" che, talmente copiose, sommergono in modo irrimediabile l'effimero collegamento tra le due sponde.