Il settore monitorato è ubicato lungo l’Appennino centrale ed è interessato dalla presenza delle seguenti sorgenti sismogenetiche:
- Aquae Iuliae
- Aremogna – Cinque Miglia
- Bacino del Fucino
- Bacino di Bojano
- Bacino di Montereale
- Bacino di Sulmona
- Bacino del Tammaro
- Barrea
- Carpino Le Piane
- Frosolone
- Paganica
- Ripabottoni
- San Giuliano di Puglia
- San Pio delle Camere
- Tocco da Casauria
- Velletri
In funzione della presenza di epicentri di terremoti storici con magnitudo superiore a 5, nel settore monitorato sono inseriti anche i seguenti settori ubicati sempre in Italia centrale:
- Caserta
- Fiumata
- Isernia
- Lanciano
- Magliano dei Marsi
- Maiella
- Maiella 2
- Preappennino laziale – abruzzese
- Prenestini
- Roccamonfina
- Sabina
- Simbruini
- Valle latina 1
- Valle latina 2
- Valle latina 3
- Valle roveto
I terremoti considerati sono esclusivamente quelli ascrivibili alle sorgenti sismogenetiche sopra riportate, accertate o presunte