L’attività sismica nell’Appennino centrale da gennaio a settembre 2024
Introduzione
Per “Appennino centrale” si intende una vasta area compresa tra le regioni Abruzzo, Lazio, Molise e Campania in cui sono presenti 19 strutture sismogenetiche (di cui 16 individuate e catalogate dall’INGV e 3 presunte dallo scrivente sulla base di terremoti registrati in passato).
Le caratteristiche delle faglie sono consultabili a questo link:
https://www.riccardoviselli.it/geologia/faglie-sismogenetiche
Dal 1° gennaio 2024 la rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato in questa area 779 terremoti (con una media di 2,8 terremoti/giorno). Nel mese di settembre sono stati registrati 50 terremoti (1,7 terremoti/giorno), valore sensibilmente inferiore alla media.
Figura 1 – Epicentri terremoti registrati nel periodo gennaio/settembre 2024 nell’Appennino centrale
Numero di terremoti mensili
Nel 2024 finora sono stati registrati 779 terremoti, pertanto, mediamente si registrano 86 terremoti al mese.
Nel mese di settembre sono stati registrati 50 terremoti (1,7 terremoti/giorno), valore sensibilmente inferiore alla media generale.
Il numero massimo di terremoti mensili è stato pari a 132 nel mese di marzo (figura 2). Il dettaglio dell’attività dell’ultimo anno mostra una tendenza alla diminuzione del numero dei terremoti mensili (figura 4).
Figura 2 – Numero terremoti mensili gennaio/settembre 2024
Figura 3 – Media giornaliera terremoti gennaio/settembre 2024
Figura 4 – Media cumulata terremoti mensili gennaio/settembre 2024
Evoluzione magnitudo dei singoli eventi
La magnitudo media degli eventi finora registrati è pari a 1,253 ed il valore massimo è stato pari a 3,2 (25 marzo 2024) nell’Appennino abruzzese a nord de L’Aquila. .
La maggior parte dei terremoti (862,0%) ha fatto registrare magnitudo comprese tra 1 e 2; non trascurabile la presenza di eventi con magnitudo molto bassa (33,5%). Il valore minimo registrato è stato pari a 0,2 relativo a 4 terremoti (figura 5).
Figura 5 – Distribuzione magnitudo terremoti gennaio/settembre 2024
L’andamento della magnitudo nel tempo non mostra un tipico andamento sinusoidale, anche se sono individuabile un culmine (1° maggio) e due minimi (20 febbraio e 10 agosto). Emerge pertanto una “lunghezza d’onda” pari a circa 170 giorni. La curva, in fase ascendente, dovrebbe raggiungere il nuovo massimo indicativamente il 20 ottobre (figura 6).
Figura 6 – Andamento magnitudo dei singoli eventi
Magnitudo media mensile
La magnitudo mensile media è pari a 1,257; la magnitudo media di settembre, pertanto, è risultata superiore al valore medio. Il valore medio massimo è stato registrato proprio nel mese di settembre con una media di 1,420 (figura 7). La media cumulata (figura 8) mostra una tendenza alla diminuzione del valore della magnitudo media mensile.
Figura 7 – Magnitudo media mensile gennaio/settembre 2024
Figura 8 – Media cumulata magnitudo media mensile gennaio/settembre 2024
Magnitudo massima mensile
Mediamente, la magnitudo massima mensile mostra un valore pari a 2,656; il mese di settembre, pertanto, ha fatto registrare un valore leggermente superiore alla media. Come detto, il valore massimo, pari a 3,2, è stato registrato nel mese di marzo (figura 9).
Il terremoto con magnitudo massima di settembre è stato localizzato il 3 settembre nell’Appennino abruzzese a sud di Villavallelonga (AQ).
Il grafico delle medie cumulate (figura 10) mostra una tendenza all’aumento del valore della magnitudo massima mensile.
Figura 9 – Magnitudo massima mensile gennaio/settembre 2024
Figura 10 – Media cumulata magnitudo massima mensile gennaio/settembre 2024
Terremoti con magnitudo superiore a 4
Dal 1° gennaio 1985, i terremoti con magnitudo superiore a 4,0 sono stati 68: emerge pertanto una frequenza media di circa un terremoto con questa magnitudo ogni 213 giorni. L’ultimo è stato registrato il 28 marzo 2023 (339 giorni oltre la frequenza statistica media).
Terremoti con magnitudo superiore a 5
Dal 1° gennaio 1985, i terremoti con magnitudo superiore a 5,0 sono stati 13: emerge pertanto una frequenza media di circa un terremoto con questa magnitudo ogni 1.116 giorni. L’ultimo è stato registrato il 16 agosto 2018 (1.121 giorni oltre la frequenza statistica media).
In figura 11 sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo superiore a 4 e a 5 dal 1° gennaio 1985.
Figura 11 – Epicentri dei terremoti con magnitudo >4 (gocce blu) e > 5 (stelle rosse) dal 1° gennaio 1985
Profondità ipocentri
La maggior parte degli ipocentri (48,9%) è localizzata ad una profondità tipicamente appenninica (tra 8 e 12 km). La profondità media è pari a 12,3 con il valore minimo di 0,6 km e massimo di 25,3 km.
Figura 12 – Distribuzione profondità ipocentri