La sorgente sismogenetica Aremogna – Cinque Miglia

Descrizione della faglia

La struttura sismogenetica “Aremogna – Cinque Miglia” è una sorgente sismica individuale ed è catalogata dall’INGV con la sigla ITIS003. Uno schema indicante approssimativamente la sua traccia è riportato in figura 1

Figura 1 - Traccia della struttura sismogenetica “Aremogna – Cinque Miglia”

traccia fagliaPNG

La struttura ha una lunghezza di 20 km, una larghezza di 12.2 km, una profondità compresa tra 3.0 e 12.3 km ed una inclinazione rispetto al piano orizzontale di 50°, essendo una faglia di tipo diretto.

Il movimento è compreso tra 0.1 e 0.6 mm/anno ed in occasione dell’ultimo evento sismico lo slittamento ha superato i 60 centimetri.

Aspetti geologici

Le caratteristiche giaciturali fanno ipotizzare che trattasi di una faglia diretta; non è del tutto esclusa una componente laterale del movimento per alcuni indizi riscontrati nell’area di Aremogna.

Aspetti sismici

Le date dell’ultimo e del penultimo terremoto sono piuttosto incerte e su queste vi è una grande discordanza tra i vari autori. L’ultimo terremoto dovrebbe essersi verificato nell’intervallo temporale compreso tra il 1030 A.C. e l’800 D.C. ed il penultimo nel lasso di tempo tra il 3730 A.C. ed il 2940 A.C.

La massima magnitudo generabile è stimata in 6.4

Il tempo di ritorno è stimato da 2140 e 6600 anni

Questioni aperte

Non è stato ancora chiarito se i due settori, Aremogna e Cinque Miglia, siano parti di un’unica struttura o se abbiano comportamento indipendente. Riguardo alla data dell’ultimo terremoto, come detto sopra non vi è accordo tra gli autori: un’ulteriore ipotesi è che uno dei terremoti storici della zona possa essere stato generato da questa struttura. In particolare, il 7 maggio del 1984 si è verificato un terremoto in Valcomino, in un settore non distante da quello occupato dalla struttura sismogenetica Aremogna – Cinque Miglia, attribuito alla sorgente sismogenetica Barrea (dati qui)

Ulteriori informazioni

Gli studi su questa faglia sono attribuibili principalmente a D'Addezio et al. (2001). Questi autori hanno stimato, tra le altre cose, il tempo di ritorno indicato poco sopra. Vi è poca chiarezza in merito a due terremoti storici occorsi nell’801 e nel 1349: se nessuno di questi eventi è stato provocato da questa faglia ed il tempo di ritorno reale corrisponde al valore inferiore dell’intervallo stimato, allora questa sorgente potrebbe generare un grande terremoto nel prossimo futuro.